Ho visto boschi verticali di faggi che s’alzavano verso il cielo, ai loro piedi pietre vestite di muschio smeraldo. Ho camminato nel fango caldo che si asciugava al sole e in quello gelido di boschi ombrosi, si contendevano l’attenzione dei miei passi, li ho amati entrambi.
Ho guardato negli occhi caprioli che fuggendo latravano nel tentativo di intimorirmi. Ho dormito in
riva a corsi d’acqua, su monti, dentro a boschi, cantine, calanchi e case abbandonate lasciandomi cullare dalle loro storie.
Ho raccolto timo, sambuco, ginestre, rose, legna, polvere, sole, storie, nuvole, acqua, stelle.
Ora porto tutto con me, ho ciò che mi serve per nutrirmi, ciò che mi serve per appagare la mia sete, per riscaldarmi, per nascondermi.
Questa è la storia del mio bighellonare per 10 giorni tra Bologna e Firenze è ciò che ho perché possiate fermarvi un attimo per ascoltare ciò che c’è là fuori.